La debacle delle banche affonda le borse

La debacle delle banche affonda le borse

24. 03. 2023 Off Di admin

AGI – Riemerge la paura sui mercati finanziari dove le banche hanno continuato a perdere colpi nonostante le dichiarazioni rassicuranti sulla stabilità del sistema finanziario. A Londra l’Ftse 100 è sceso dell’1,25% a 7.405,89 punti, a Parigi il Cac 40 ha ceduto l’1,74% a 7.015,10 punti, a Francoforte il Dax ha lasciato sul terreno l’1,67% a 14.956,85 punti. A Milano l’Ftse Mib ha perso il 2,23% a 25.892 punti, maglia nera in Europa.

Il titolo della Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, ha chiuso in forte ribasso a Francoforte, dopo essere diventato l’ultimo bersaglio dei timori per la solidità del settore bancario europeo. È stata la terza seduta consecutiva di ribassi per l’istituto di credito, con le azioni in calo dell’8,53% a 8,54 euro, dopo essere crollate fino al 14% nel corso della giornata.

Anche la rivale Commerzbank (-5,45%) e diverse banche europee hanno terminato la sessione in calo, facendo crollare le Borse europee. A Parigi, le azioni di Sociètè Gènèrale sono scese del 6,13%, il calo maggiore dell’indice Cac 40, mentre Bnp Paribas ha perso il 5,27%. A Londra, Standard Chartered è calata del 6,42%, ma anche Barclays (-4,21%) e Natwest (-3,58%).

A Zurigo Credit Suisse ha ceduto il 5,19% e Ubs del 3,55%. I costi per assicurarsi contro il rischio di default sono aumentati per la maggior parte delle banche europee, in particolare per Deutsche Bank.
L’impennata dei prezzi degli strumenti di copertura delle banche, noti come credit default swap (CDS), è un segnale della mancanza di fiducia del mercato nel settore.

 Il comparto in Europa e negli Stati Uniti ha appena vissuto due settimane di forti turbolenze, segnate dal fallimento della californiana Silicon Valley Bank (SVB), poi di altre due banche regionali americane e dal salvataggio di Credit Suisse attraverso l’acquisizione forzata da parte di Ubs.

“Anche se i problemi che hanno portato al fallimento di SVB non hanno nulla a che fare con Deutsche Bank, gli investitori stanno vendendo le azioni di Deutsche Bank per paura”, ha dichiarato Jochen Stanzl, analista di Cmc Market.

“I timori di una potenziale crisi di liquidità rimangono latenti”, ha dichiarato Andreas Lipkow, un analista indipendente.

Sono state vendute anche alcune delle cosiddette obbligazioni “AT1” di Deutsche Bank, strumenti di debito simili alle azioni, facendo salire il loro rendimento.
Gli AT1 emessi dalle banche sono stati complessivamente sotto pressione da quando Credit Suisse è stato costretto a svalutare 17 miliardi di dollari di questi titoli nell’ambito dell’acquisizione forzata da parte di Ubs lo scorso fine settimana.

“A giudicare dai movimenti dei Cds degli AT1 e del prezzo delle azioni di Deutsche Bank, gli investitori sono preoccupati per la salute della banca”, ha scritto Stuart Graham, analista di Autonomous. Tuttavia, l’esperto ha affermato di non nutrire “alcuna preoccupazione per la redditività” della più grande banca tedesca, che dispone di una solida riserva di liquidità. “Per essere chiari, Deutsche Bank non è il prossimo Credit Suisse”, ha concluso.

Anche il cancelliere Olaf Scholz ha cercato di rassicurare oggi, affermando che non c’è “motivo di preoccuparsi” per Deutsche Bank, quando ha parlato al termine di un vertice Ue a Bruxelles. 

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