Le borse chiudono in rally spinte dai piani di riaperura 

Le borse chiudono in rally spinte dai piani di riaperura 

17. 04. 2020 Off Di admin

Le Borse europee chiudono in rally spinte dai programmati rientri dei lockdown in Europa. Anche negli Usa Donald Trump ha presentato un piano in tre tappe sulle riaperture ed e’ arrivata la notizia di una possibile cura efficace contro il coronavirus, legata al Remdesivir, un antivirale prodotto dalla Gilead.

A Parigi il Cac 40 sale del 3,42% a 4.499,01 punti. Il Dax di Francoforte guadagna il 3,07% a1 0.617,80 punti, mentre l’Ftse 100 di Londra segna +2,80% a 5.786,10 punti. A Milano l’Ftse Mib avanza dell’+1,71% a 17.055 punti. 

Chiusura in forte rialzo anche per Wall Street. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,96% a 24,234 punti, il Nasdaq l’1,38% a 8.650 e l’S&P 500 il 2,66% a 2.874. Il listino statunitense termina cosi’ in positivo per la seconda settimana consecutiva: non accadeva da febbraio. 

Intanto, i mondo spera, i mercati ci credono, gli scienziati ci puntano: l’antivirale Remdesivir dimostrerebbe una straordinaria efficacia nei confronti del coronavirus. In particolare, i fari sono puntati sull’ospedale di Chicago: quasi tutti i 125 pazienti – di cui 113 gravi – curati ogni giorno con il Remdesivir sono stati dimessi nel giro di una settimana. Anche se ancora non ci sono conferme indipendenti dei risultati, l’impatto sulle borse e’ stato immediato.

Secondo l’analista Joshua Mahony di Ig, citato dal Guardian, “i risultati di Chicago hanno portato una nuova ondata di ottimismo sui mercati, molto vedono questo come un possibile inizio della fine della crisi da coronavirus”. L’ampiamente citato portale ‘Stat’ riferisce di una videoconferenza dell’universita’ di Chicago – la cui veridicita’ e’ stata confermata dai partecipanti – nella quale si mostrano i risultati della somministrazione dell’antivirale: i pazienti trattati hanno rapidamente superato i classici sintomi del Covid-19, ossia la febbre e le affezioni dell’apparato respiratorio. Ma soprattutto, quasi tutti i soggetti sottoposti alla sperimentazione hanno potuto lasciare l’ospedale nel giro di sette giorni. “Questa e’ una grande notizia, e sono stati solo due i decessi”, ha commentato Kathleen Mullane, la specialista esperta di virologia dell’Universita’ di Chicago incaricata di supervisionare gli studi sul Remdesivir per l’ospedale della citta’ americana.

Si esprime invece con cautela la stessa azienda farmaceutica Gilead Sciences, affermando che “stiamo ancora aspettando ulteriori dati dagli altri studi in corso”. E’ sempre ‘Stat’ ad affermare che la sperimentazione con il Remdesivir e’ in corso anche presso altre istituzioni sanitarie o scientifiche, ma sottolinea comunque che “c’e’ grande eccitazione” sulla vicenda. Non e’ la prima volta che si parla del medicinale della Gilead come di una sostanza moto “promettente”. A quanto sottolinea Stat, si tratta di un farmaco che inibisce la replicazione del genoma dei cosiddetti virus a Rna, classe di virus a cui appartengono quelli della Sars, della normale influenza, dell’ebola, dell’epatite C e, appunto, del Covid-19. Non a caso, l’Oms aveva posto gia’ tempo fa il Remdesivir tra le priorita’ nella ricerca facendo in modo che venisse testato a livello mondiale come medicinale anti-coronavirus all’interno dei cosiddetti ‘Solidarity Studies”.

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