Mattarella ad Auschwitz: “Ecco l’orrore”

Mattarella ad Auschwitz: “Ecco l’orrore”

18. 04. 2023 Off Di admin

AGI – Sergio Mattarella è giunto ad Auschwitz per una visita agli ex lager nazisti in terra polacca. Ad accompagnarlo, le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute alla Shoah, gli studenti di tre scuole, di Terracina, Ancona e Sacile. Il capo dello Stato, dopo aver visitato il museo di Auschwitz, parteciperà alla tradizionale Marcia dei vivi in ricordo delle vittime dell’Olocausto.

Il presidente ha deposto una corona di fiori davanti al muro delle fucilazioni, ad Auschwitz. Dopo qualche momento di raccoglimento, il Capo dello Stato ha chiamato accanto a sé le sorelle Tatiana e Andra Bucci, sopravvissute al lager nazista in terra polacca. 

Mattarella: “Inimmaginabile”

“Un luogo dell’orrore”. “Già studiarlo, e l’ho fatto molto a lungo, è impressionante ma vederlo è un’altra cosa. È già straziante leggere e vedere nei video le testimonianze, ma vederlo è un’altra cosa che dà la misura dell’inimmaginabile. Vedere quelle scarpe, vedere quelle scarpette dei bambini dei neonati Sono cose inimmaginabili. Bisogna continuare a ricordare e bisogna ricordare che quello che vediamo è una piccola parte”, ha detto Mattarella visitando il museo in cui sono conservati gli oggetti che erano appartenuti alle centinaia di migliaia di persone sterminate dai nazisti. Davanti alla teca con le scarpe dei bambini anche la figlia del presidente, Laura, si è commossa, e come lei molti dei ragazzi delle scuole che stanno accompagnando il presidente. 

La sovravvissuta: “Acettare il diverso”

“Non pensavo che avrei pianto, e invece vedere tutti questi ragazzi e anche dei bambini marciare ad Auschwitz per ricordare quel che è successo mi commuove”. Tatiana Bucci, una delle due sorelle sopravvissute all’Olocausto non trattiene qualche lacrima, poi si riprende e torna a raccontare. “Sono stata qui dall’aprile 1944 alla fine della guerra. Qui eravamo in otto della mia famiglia e siamo sopravvissuti in quattro. Per questo per me venire qui è come per un’altra persona andare al cimitero” spiega con voce, ora, ferma.

“Sono tornata quaranta volte ormai, la prima era negli anni ’90 perché prima io, come tanti altri sopravvissuti, non me la sentivo di raccontare quello che avevamo vissuto”. Alla Marcia partecipano soprattutto studenti di scuole ebraiche e una delle organizzatrici fa notare che si tratta dei discendenti dei sopravvissuti all’Olocausto. “Per me – dice invece Tatiana Bucci – è importante che vengano anche gli altri da tutto il mondo, per ricordare il Novecento e ricordare cos’è la Shoah, perché non si debba mai più ripetere”.

“Dobbiamo essere pronti ad accettare il diverso da noi, che sia diverso per colore, religione o nascita – è la lezione di Tatiana Bucci – il mare che si trasforma in un cimitero non è accettabile. L’uomo sa essere crudele e lo vediamo ancora, ma ci sono anche uomini che danno la vita per gli altri: speriamo che non debba succedere piu'”. 

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