Santanché: “Dimettermi? E per cosa?”

Santanché: “Dimettermi? E per cosa?”

26. 06. 2023 Off Di admin

AGI – Le dimissioni? “Su che cosa? Sia serio. Si’, andiamo dietro a Report?”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanche’, rispondendo a chi le chiedeva se avesse mai pensato alle dimissioni in questi giorni, dopo l’inchiesta di Report sulla gestione delle sue società. 

“Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, ci ho sempre messo la faccia. Non abbiate preoccupazioni, aspettate serenamente”, ha aggiunto il Ministro a margine di un evento di Direzione Nord a Milano, rispondendo ai cronisti. E ha così replicato a chi chiedeva delle richieste di riferire in Parlamento: “Mi sembra che la maggioranza sia non solo compatta ma più compatta. Dovete cercare altre cose per far si’ che la maggioranza non sia compatta”. 

La virtual influencer

“La Venere di Botticelli sarà sempre la nostra virtual influencer ma in versione invernale. La vedrete con gli sci e in 3D” ha detto il ministro del Turismo spiegando: “Dobbiamo rivolgerci anche ai giovani, non solo con la virtual influencer ma anche con i social. Con la campagna estiva abbiamo avuto dei numeri pazzeschi in tutto il mondo, anche grazie alle critiche”, ha aggiunto. “Dobbiamo imparare – ha concluso il ministro – a essere più bravi a fare comunicazione e a saperci vendere. Tutti noi dovremmo appropriarci di quell’orgoglio di appartenenza, essere orgogliosi della nostra nazione. Anche sulla campagna ‘Open to meraviglià sono stati fatti diversi distinguo. Qualche errore lo facciamo anche noi, ma tra fare e non fare credo che sia meglio fare”. 

Gli affitti brevi

“Adesso siamo a fine giugno e credo che per luglio dovremo avere il testo base condiviso” sulla regolamentazione degli affitti brevi, ha spiegato Daniela Santanche’ ricordando che “quello degli affitti brevi è un tema difficile e complicato e ho voluto ascoltare tutte le associazioni di categoria, tutti gli assessori regionali al turismo e i sindaci delle citta’ metropolitane, compreso il sindaco Sala. Abbiamo trovato dei punti che hanno a oggi il 90% della condivisione. Intanto c’è il cin: ogni regione ha il suo codice identificativo e abbiamo detto che questo codice lo facciamo nazionale e su questo c’è una condivisione assoluta”, ha sottolineato il ministro.

Poi “abbiamo convenuto insieme – e su questo c’è una condivisione del 95% – di mettere in questo codice identificativo anche quante persone possono stare in quell’appartamento, perché noi dobbiamo tutelare i nostri turisti: non possono affittare una casa con 8 posti letto che poi sono due stanze con 4 letti a castello. Dobbiamo fare le cose con buon senso”. Santanche’ ha spiegato che “se uno ha due appartamenti è anche un modo per poter arrotondare il reddito delle famiglie e quindi va bene la cedolare secca ed è giusto. Da tre appartamenti in su è un’impresa e allora stesso mercato, stesse regole. Stiamo andando in questa direzione”.

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