Manovra: la Camera approva la fiducia con 221 “sì” e 152 “no”
23. 12. 2022Sommario
AGI – L’aula della Camera ha votato la fiducia al Governo Meloni sul ddl di bilancio. I si’ sono stati 221, i no 152. Le votazioni della Camera proseguono sulle tabelle, sugli ordini del giorno e infine il voto finale. Il ddl di bilancio, se sarà approvato dalla Camera, andrà al Senato in seconda lettura. Per evitare l’esercizio provvisorio il ddl va approvato definitivamente entro il 31 dicembre
La prima chiama per il voto di fiducia sul ddl di bilancio era arrivata poco prima delle 21. Il via libero definito è atteso alle prime luci dell’alba.
L’ultimo scontro
L’ultimo scontro tra maggioranza e opposizioni sull’avvio del taglio del reddito di cittadinanza operato dalla manovra economica si consuma sulla parola congrua. La legge di bilancio avvia il percorso di rimodulazione del reddito per coloro che tra i 18 ed i 59 anni vengono ritenuti occupabili, con la riduzione del sussidio a 7 mesi nel 2024 e la riformulazione della misura nel 2024 restringendone la platea. E poi introduce una serie di altri paletti. Un emendamento approvato in Commissione Bilancio, a prima firma di Maurizio Lupi di Noi Moderati, dispone che se si rifiuta anche la prima offerta di lavoro, si perde il diritto.
Nel testo della modifica viene soppressa la parola ‘congrua’ dalla norma. Si intendeva offerta ‘congrua’ quella che valutava “la coerenza tra offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate; la distanza del luogo di lavoro dal domicilio (entro 80 chilometri) e i tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico (raggiungibile in 100 minuti)”. Ma su questo passaggio è scontro di interpretazioni normative.
La deputata Pd Maria Cecilia Guerra fa notare che l’emendamento Lupi “cancella la parola congrua dove era superflua, ossia nel testo base della manovra dove si diceva che il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare la prima offerta congrua”. La deputata dem sottolinea: “Non si modifica il resto della norma, che si rifa’ ai sensi del decreto sul reddito, in cui si definisce la congruita’ dell’offerta, con un rimando anche al Jobs Act”. Lupi, pero’ replica che “non c’e’ stato nessun problema tecnico ma una riformulazione complessiva del governo di un emendamento che avevamo presentato”. Poi aggiunge: “Il governo ha voluto fare un passaggio piu’ moderato”.
Giorgetti: come le turbolenze in aereo
“E’ come con gli aerei quando c’è un po’ di turbolenza, l’importante è atterrare”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando in Transatlantico con i cronisti, interpellato in merito alla concitazione vissuta nelle ultime battute della manovra economica. Mentre era assieme al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, Giorgetti ha replicato scherzando: “Non vi impressionate, siete giovani. Sono qui con il ministro Pichetto e abbiamo visto 50 anni di manovre in due, ne abbiamo viste di tutti i colori”.
“Ma no, sono stanchi hanno lavorato tanto”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando in Transatlantico con i cronisti, interpellato sulle polemiche di alcuni esponenti di FdI relativamente all’assenza dei tecnici del Mef e la Ragioneria generale dello Stato durante la seconda nottata dei lavori in Commissione Bilancio.
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