Prima euforici ma poi si sgonfiano. La giornata dei mercati

Prima euforici ma poi si sgonfiano. La giornata dei mercati

13. 12. 2022 Off Di admin

AGI – Wall Street rallenta la corsa dopo un avvio sprint sostenuto dai segnali positivi emersi dal rapporto sui prezzi al consumo a novembre. Il Dow Jones lima lo 0,01%, il Nasdaq avanza dello 0,46% dopo aver guadagnato oltre il 3% e l’S&P 500 registra un progresso dello 0,45%.

Il tasso d’inflazione annuo negli Stati Uniti frena a novembre per il quinto mese consecutivo al 7,1%, il dato più basso dal dicembre dello scorso anno e al di sotto delle previsioni di mercato del 7,3%. Segue una lettura del 7,7% in ottobre.

Rispetto al mese precedente, l’indice dei prezzi al consumo è salito solo dello 0,1%, il minimo in tre mesi, e anche inferiore alle previsioni dello 0,3%. Tuttavia, nonostante il rallentamento, l’inflazione annuale dovrebbe rimanere più di tre volte superiore all’obiettivo del 2% della Fed, indicando un ampio aumento dei prezzi in tutta l’economia.

Mercoledì è atteso il verdetto della banca centrale Usa e, anche se i mercati prezzano ormai una stretta di 50 punti di base, gli occhi sono puntati soprattutto sulla traiettoria dei tassi nel 2023 e la domanda che gli investitori si pongono è per quanto tempo la Fed continuerà a mantenere un approccio aggressivo.

Biden: “Verso la giusta direzione”

Dal rallentamento dell’inflazione Usa a novembre emergono “motivi di ottimismo”, afferma il presidente Usa, Joe Biden, aggiungendo che le cose sono indirizzate nella giusta direzione. “Voglio essere chiaro, ci vorrà del tempo per riportare l’inflazione a livelli normali. Mentre effettuiamo la transizione verso una crescita più stabile, potremmo vedere anche battute d’arresto lungo il percorso. Non dovremmo dare nulla per scontato”, ha affermato.

Biden ha ribadito che l’obiettivo è tenere sotto controllo gli aumenti dei prezzi senza danneggiare la crescita economica e abbassare l’inflazione mantenendo la resilienza del mercato del lavoro.

La parola alle banche centrali

Mercoledì la Fed si pronuncerà sui tassi e le previsioni al momento indicano che la banca centrale Usa varerà stretta di 50 punti base, dopo i rialzi da 75 punti degli ultimi mesi. Giovedì si riuniranno Bce e Boe e gli analisti si aspettano in entrambi i casi un aumento del costo del denaro di mezzo punto.

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