Regionali, rebus centrodestra nel Lazio. Asse Pd-5 Stelle in Lombardia

Regionali, rebus centrodestra nel Lazio. Asse Pd-5 Stelle in Lombardia

15. 12. 2022 Off Di admin

AGI  – Al momento l’unico nome in campo è quello di Alessio D’Amato. Per il resto, nel Lazio, è buio fitto per quanto riguarda le candidature e le alleanze in vista delle regionali di febbraio. Lo stesso D’Amato, ad oggi, non sa ancora su quali e quante forze contare per la sua corsa.

Nel Lazio Giuseppe Conte attacca i dem per il progetto sul termovalorizzatore 

I Cinque Stelle del Lazio avrebbero continuato il percorso avviato con Nicola Zingaretti, proseguendo sulla strada della collaborazione con il Pd. Ma la strada è stata sbarrata dallo stesso Giuseppe Conte nella conferenza in cui ha attaccato i dem per il termovalorizzatore nel Lazio, chiudendo la porta a qualsiasi dialogo con il gruppo dirigente dem. Da quella conferenza stampa è passato un mese e mezzo e nulla si è mosso nella galassia M5s.

In Lombardia il presidente M5s apre al Pd

In Lombardia, il presidente M5s si appella agli iscritti ai quali lascia l’onere e l’onore di scegliere tra una corsa solitaria e l’abbraccio al centrosinistra. In un video postato sui canali social del M5s, Conte spiega che la seconda strada è quella che presenta le maggiori chance di vittoria: “Ora siete voi chiamati ad esprimervi. Voi iscritti dovete decidere se questo percorso deve essere finalizzato con una proposta rivolta anche alle altre forze politiche o se non dare seguito a questo percorso e andare da soli, offrendo una proposta in autonomia, ma con minori chance di essere competitivi”.

Elezioni in Lombardia, video messaggio agli iscritti del @Mov5Stelle: https://t.co/wc6CcRb7v1

— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) December 15, 2022

Se gli iscritti dovessero scegliere di appoggiare la coalizione di centrosinistra, sarebbe il dem Pierfrancesco Majorino, in campo già da un mese, il candidato per vincere contro la destra e il Terzo Polo, che ha schierato Letizia Moratti.

Nel Lazio, invece, gli esponenti pentastellati sono ancora in attesa di segnali dal gruppo dirigente nazionale. È Conte con i suoi vice a gestire tutta la partita, viene spiegato. Nei prossimi giorni sono attesi degli incontri con i livelli provinciali del partito che, da parte loro, avevano inviato una serie di criteri per la scelta delle candidature. Senza risposta, viene riferito ancora. Un buio che si infittisce oggi anche per il caso scoppiato in Sinistra Civica ed Ecologista, ‘creaturà del parlamentare europeo eletto nelle file del Pd, Massimiliano Smeriglio. Una nota del regionale di Sinistra Civica ed Ecologista parlava, infatti, di un imminente incontro con Alessio D’Amato. 

Tuttavia, è intervenuto Smeriglio, non esiste alcun regionale di Sce. Da qui l’appello ad evitare strappi. Un caso che dal Pd viene letto come la volontà di Smeriglio di non farsi ‘scavalcarè nella partita per le candidature. Il fatto è che l’europarlamentare ha, fin qui, preso tempo, strizzando l’occhio ora al Pd ora al M5s e a Sinistra Italiana. Il partito di Nicola Fratoianni, infatti, ha deciso di non appoggiare D’Amato, anche al rischio di strappare con Europa Verde di Angelo Bonelli che, al contrario, sembra deciso a sostenere l’ex assessore alla Sanità. Rispetto a questa incertezza, l’unico elemento di conforto per i dem è la constatazione che nell’altro campo le cose non vanno affatto meglio. Il centrodestra è ancora alla ricerca di un candidato da contrapporre ad Alessio D’Amato. 

Licia Ronzulli: “Grave ritardo nel Lazio” 

“Sulla candidatura per le Regionali nel Lazio siamo in grave ritardo”, ammette Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia. “Si voterà il 12 febbraio e non avere ancora un candidato è un problema. Ma Fratelli d’Italia ci ha rassicurato sul fatto che nelle prossime ore arriverà una rosa di nomi su cui inizieremo subito a confrontarci per individuare la figura migliore”, aggiunge Ronzulli. Il nodo interno al centrodestra riguarda Fratelli d’Italia. è al partito di Meloni che gli alleati chiedono di avanzare un nome. “Ci hanno detto che spetta a loro, perchè Forza Italia ha indicato il presidente in Sicilia e la Lega in Lombardia. Va bene, ma si decidano: noi vogliamo un candidato di livello alto e che sia riconoscibile”, dice una fonte della maggioranza.

A Fratelli d’Italia “chiediamo una terna per valutare il miglior candidato possibile”, sottolinea il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Di questa terna potrebbe fare parte Fabio Rampelli il cui nome viene fatto da settimane nei conciliaboli dei parlamentari. “C’è la candidatura di Rampelli come quella di altri nostri parlamentari e dirigenti del partito. Sicuramente il candidato sarà espressione di Fratelli d’Italia nel Lazio.

Giorgia Meloni sta valutando quale potrà essere il candidato migliore che sarà deciso anche insieme agli alleati. Penso sia questione di giorni, di ore”. Per Salvini, “la vittoria è a portata di mano“, pronostica sollecitando il centrodestra a calare le carte: “Conto che in questo fine settimana gli amici alleati ci offrano il nome del candidato governatore, almeno al pranzo di Natale si potrà discutere con chi ci è a fianco di cosa accadrà. Spero che sia il fine settimana giusto”, ribadisce il vicepremier leghista

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