Salvini ottimista sulle regionali. I sondaggi? Li abbiamo sempre rimontati

Salvini ottimista sulle regionali. I sondaggi? Li abbiamo sempre rimontati

26. 08. 2020 Off Di admin

AGI – “Ogni volta che i sondaggi mi danno perdente, ci metto il doppio dell’impegno e tante volte l’abbiamo rimontati questi sondaggi. Sarà una campagna elettorale poco ideologica, molto concreta”. A dirlo, il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine della presentazione a Salerno dei candidati alle regionali in Campania. “Oggi, a Benevento c’era qualcuno che mi contestava con la bandiera rossa, falce e martello, cantando Bella Ciao”, ricorda il leader del Carroccio sostenendo che, invece, “i campani mi chiedono ospedali, infrastrutture, ambiente perché l’altra fake news di De Luca e compagni riguarda l’ambiente, rifiuti tossici, le ecoballe, Terra dei fuochi. Non hanno fatto nulla. Quindi, laddove governa la Lega, efficienza e concretezza le dimostra, poi spetta ai cittadini perchè non votano nè Salvini, nè solo De Luca, votano milioni di campani. Non vedo l’ora che arrivi settembre”.

Difatti, “per la prima volta in cinquant’anni – evidenzia – sulla scheda elettorale dei campani, ci sarà la possibilità di scegliere Lega. In tanti la stanno scegliendo in tutta Italia. Noi abbiamo già vinto. Certo, il 20 e il 21 settembre, spero che anche la Campania, come tante altre regioni, faranno cambi”.

Rammentando i profili dei candidati in corsa per un posto da consigliere regionale, l’ex ministro rivendica che, alla squadra del candidato presidente per il centrodestra Stefano Caldoro, la Lega darà “l’energia e la grinta di molta gente che non ha mai fatto politica. Abbiamo candidato avvocati, medici, giovani, studenti, imprenditori, alcuni senza tessera di partito. Molti campani, già adesso, ci ringraziano perché abbiamo dato una pitturata alla vecchia politica”.

“Politica per me” aggiunge “non è cambiare partito ogni quarto d’ora, destra sinistra, pur di salvare la poltrona come un Mastella o un Renzi qualunque. Anche in politica, secondo me, la dignità, l’onore, la coerenza valgono. Tant’è che io vado a processo perché ho mantenuto il mio impegno con gli italiani. Non so, una due, oggi altre tre denunce, ormai non conto più i processi e tiro dritto a testa alta”.

Interrogato dai cronisti sullo scontro a distanza tra il ‘governatore’ siciliano, Nello Musumeci, e il Governo sul tema dell’immigrazione, Salvini sottolinea che “quello di Musumeci è un bellissimo segnale, non solo il suo, ci sono tanti sindaci di diversi schieramenti politici. Rimanendo in Sicilia, penso al sindaco di Trapani del Pd, piuttosto che al sindaco di Augusta dei Cinquestelle che hanno detto no, basta, è troppo”.

“La sicurezza” ricorda “non è di destra, non è di Salvini o della Lega. La sicurezza e la difesa dei confini dovrebbe essere un dovere di chiunque e se qualcuno merita un processo, dal mio punto di vista, è l’attuale Governo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

Perciò, una stoccata al partito del presidente uscente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Pd, che è lo stesso, secondo l’ex numero uno del Viminale, “che ci sta riempendo di clandestini e di virus. Un conto è parlare e un conto è fare. Io, da ministro, ho controllato i dati, perché io amo la passione ma anche i numeri, l’anno scorso ad oggi erano sbarcati poco più di quattromila immigrati. Quest’anno ad oggi grazie al partito di De Luca e agli amici di De Luca siamo quasi a 18 mila. Quattro volte tanto. Quindi, può fare gli show, le dirette Facebook, puo’ vestirsi da Batman, può mettersi la stella dello sceriffo, ma sono chiacchiere perché il suo partito al Governo sta riempendo la Campania e l’Italia di clandestini”.

Altro affondo nei confronti dell’Esecutivo è sul tema della scuola e il ritorno tra i banchi. “Sabato mattina” dice “sarò agli Stati generali della scuola organizzati dalla Lega a Bari. Noi all’Azzolina chiediamo certezze, io mi rifiuto di pensare che l’Italia chiuda un’altra volta perché sarebbe la fine, sarebbe la morte del Paese”.

Quindi, ripete che “certezze vuol dire stabilizzare alcune delle migliaia di precari che insegnano da anni e chiedere aiuto alle scuole pubbliche paritarie per trovare le 10 mila aule scolastiche che oggi mancano. Se io fossi ministro queste due cose farei. Questa (Azzolina, ndr) invece sta a cercare banchi con le rotelle, mascherine, plexiglass, uova di Pasqua. Spero che tolga il disturbo il prima possibile, con il massimo affetto e il massimo rispetto”, conclude.

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