Wall Street torna in rialzo dopo la tempesta di martedì

Wall Street torna in rialzo dopo la tempesta di martedì

14. 09. 2022 Off Di admin

AGI – La quiete dopo la tempesta di ieri. Si potrebbe titolare così la giornata odierna a Wall Street, omaggiando Giacomo Leopardi, una seduta incerta dopo la sberla presa ieri dagli investitori. 

Oggi è stato il giorno in cui leccarsi le ferite, dopo i colpi presi ieri“, ha spiegato un analista. A New York il Dow Jones è avanzato dello 0,10% a 31.135 punti, il Nasdaq dello 0,74% a 11.719 punti, lo S&P 500 dello 0,34% a 3.946 punti.

Gli investitori hanno digerito il dato sull’inflazione di ieri, realizzando come fosse in linea con le aspettative, interrompendo così le vendite. I tre indici hanno oscillato per tutto il giorno, ma alla fine hanno chiuso in territorio positivo. Dopo il crollo di ieri, il maggiore da oltre due anni, i listini hanno recuperato terreno anche se non sono riusciti a recuperare quanto perso.

“È un giorno di riposo ed è in qualche modo un segnale positivo. Il dibattito sull’inflazione continua e la giornata di ieri ha rappresentato un promemoria del fatto che questa è una battaglia dura e che la Fed deve rimanere aggressiva per mettere un freno ai prezzi al consumo”, ha aggiunto. 

I prezzi alla produzione hanno rassicurato sul fatto che l’inflazione è davvero in una traiettoria di lento ribasso, ma c’è ancora molta strada da fare prima di avvicinarsi all’obiettivo medio annuo del 2% fissato dalla Federal Reserve e i mercati finanziari hanno completamente scontato un aumento dei tassi di interesse di almeno 75 punti base al termine della riunione del Fomc la prossima settimana. Secondo FedWatch del Cme, c’è una probabilità del 28% di un aumento di 100 punti base il 21 settembre. I prezzi alla produzione ad agosto sono diminuiti dello 0,1%, in linea con le attese. A luglio si erano attestati a -0,4%. Su base annua scendono al +8,7% dal +9,8% di luglio e contro un atteso +8,8%. 

Molti osservatori di fronte a tale approccio da parte della banca centrale sono quasi rassegnati all’inevitabilità di una recessione. Il settore dei trasporti, visto come un barometro della salute economica e che offre uno sguardo al lato dell’offerta del quadro dell’inflazione, è stato appesantito dai titoli ferroviari di fronte al potenziale sciopero.

Il possibile blocco delle ferrovie venerdì negli Stati Uniti rischia di paralizzare il traffico merci e passeggeri e di far impennare ulteriormente l’inflazione.

Il segretario al Lavoro Usa Marty Walsh ha organizzato a Washington un incontro con i funzionari delle ferrovie merci e dei sindacati per evitare lo sciopero imminente. Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che l’incontro è l’ultimo degli “impegni sostenuti e degli sforzi concreti dell’amministrazione Biden per incoraggiare le parti a raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso”.

Martedì l’amministrazione Biden ha dichiarato di aver predisposto dei piani di emergenza per garantire le consegne di merci critiche in caso di blocco del sistema ferroviario statunitense, facendo al contempo pressione sulle ferrovie e sui sindacati affinché raggiungano un accordo per evitare un’interruzione del lavoro con ripercussioni sul servizio merci e passeggeri. Le ferrovie, tra cui Union Pacific, Berkshire Hathaway’s Bnsf, Csx e Norfolk Southern, hanno tempo fino a un minuto dopo la mezzanotte di venerdì per raggiungere un accordo provvisorio con tre sindacati che rappresentano circa 60.000 lavoratori. Ma le ferrovie e i sindacati potrebbero anche concordare di rimanere al tavolo delle trattative, oppure il Congresso degli Stati Uniti, guidato dai Democratici, potrebbe intervenire estendendo le trattative o stabilendo i termini dell’intesa.

Degli 11 principali settori dell’S&P 500, i titoli energetici sono quelli che hanno guadagnato di più, spinti dall’aumento dei prezzi del greggio a causa delle preoccupazioni sull’offerta. Le azioni di Starbucks Corp (+5,53%) sono aumentate dopo che la società ha alzato le prospettive di profitto e vendite a tre anni. Tesla (+3,59%) è rimbalzata dal crollo di martedì grazie al fatto che il presidente Joe Biden ha annunciato l’approvazione di finanziamenti da 900 milioni di dollari per le stazioni di ricarica di veicoli elettrici.

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