La paura del contagio di SVB dilaga sui mercati, Milano giù di oltre il 4%

La paura del contagio di SVB dilaga sui mercati, Milano giù di oltre il 4%

13. 03. 2023 Off Di admin

AGI – Piazza Affari peggiora ancora con il Ftse Mib che al parziale delle 10.35 perde il 4,50% a quota 26.063 punti. Sui mercati continua a pesare l’incertezza innescata dal crack di SVB nonostante le misure di emergenza prese negli Stati Uniti per farvi fronte e per evitare che la crisi contagi il sistema bancario.

Raffica di sospensioni sul listino con numerosi titoli in asta di volatilità per eccesso di ribasso: Bper (-8,6%), Mps (-9%), Tim (-4,7%), Poste (-4,9%). Unicredit, in contrattazione, lascia il 6,28%, Intesa Sanpaolo -7,80%. 

Sui mercati continua a pesare l’incertezza innescata dal crack di Svb nonostante le misure di emergenza prese negli Stati Uniti per farvi fronte e per evitare che la crisi contagi il sistema bancario. Raffica di vendite su quasi tutto il listino, con i bancari particolarmente presi di mira: Unicredit -4,11%, Intesa Sanpaolo -5,33%, Bper -6,96%, Banco Bpm -6,12%.  

Parigi registra il – 2,94%, Francoforte -3,09%, Londra -2,40%. Milano maglia nera con il -4,03%.

Nel weekend gli Stati Uniti hanno messo in campo misure di emergenza per far fronte al fallimento della Svb e per evitare che la crisi contagi il sistema bancario. I clienti dell’istituto californiano avranno, a partire da oggi, accesso a tutti i loro depositi e le autorità statunitensi hanno predisposto un nuovo strumento per consentire alle banche di accedere ai fondi di emergenza.

Il cosiddetto Bank Term Funding Program offrirà prestiti fino a un anno agli istituti di credito che impegnano garanzie collaterali tra cui titoli del Tesoro Usa e altri “beni idonei” che saranno valutati alla pari. Le autorità statunitensi hanno annunciato anche la chiusura della Signature Bank, la 21esima banca statunitense per dimensioni, con un patrimonio stimato dalla Fed in 110 miliardi di dollari alla fine del 2022. Il suo fallimento è il terzo più’ grande nella storia degli Stati Uniti, dopo Svb e Washington Mutual nel 2008. E i timori per le banche regionali americane non sembrano essersi attenuati nonostante gli sforzi compiuti per rafforzare la fiducia.

Intanto Hsbc ha acquistato la filiale britannica di Svb per 1 sterlina. Al 10 marzo, Svb Uk deteneva prestiti per circa 5,5 miliardi di sterline e depositi per circa 6,7 miliardi di sterline.

L’esposizione dell’Eurozona alla Silicon Valley Bank, ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, in un’intervista a Bloomberg Tv, “è molto limitata”. “Abbiamo un quadro normativo e di risoluzione molto forte qui in Europa. Ma ovviamente qualsiasi sviluppo bancario come questo solleva interrogativi, e ovviamente ne discuteremo oggi nell’Eurogruppo”, ha spiegato in vista della riunione dei ministri delle Finanze della zona euro.

In Italia il Mef ha assicurato che il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti “segue con attenzione gli sviluppi delle vicende legate alla Silicon Valley Bank e alle decisioni prese dalle autorita’ monetarie americane”. “Il sistema bancario italiano ed europeo è regolarmente monitorato dalle autorità di vigilanza e supervisione assicurandone cosi’ la stabilita’”, ha spiegato il ministero dell’Economia che confida che le autorità europee intervengano “con la medesima tempestivita’” di quelle statunitensi.

L’autorità di vigilanza bancaria tedesca Bafin ha congelato le attività della filiale tedesca della Silicon Valley Bank sostenendo che “non costituisce una minaccia per la stabilita’ finanziaria” perché “non è di importanza sistemica”. 

 

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