Morning Bell: avvio di settimana incerto, instabile e debole per i mercati

Morning Bell: avvio di settimana incerto, instabile e debole per i mercati

17. 10. 2022 Off Di admin

AGI – Avvio di settimana incerto, instabile e debole per i mercati, dopo l’ondata di vendite a Wall Street della scorsa ottava. Le Borse asiatiche sono contrastate, mentre i future a Wall Street e in Europa provano il rimbalzo, dopo che alla fine della scorsa settimana un’inflazione Usa sopra le attese ha mandato l’azionario sull’ottovante, raffozando l’aspettativa di un quarto, corposo rialzo dei tassi di 75 punti base a novembre.

La sterlina è in leggero aumento, dopo che il primo ministro britannico Liz Truss ha sostituito il suo ministro delle Finanze con l’anti Johnson Jeremy Hunt. Tuttavia il governo Truss appare logorato e molti lo danno al capolinea. “Per il governo Truss le prossime 24 ore saranno decisive – commenta sul Ft Mansoor Mohi-uddin, capo economista della Bank of Singapore – Se il premier si dimetterà probabilmente i mercati si calmeranno  un po’, ma purtroppo i fondamentali negativi resteranno al loro posto”. 

Anche I rendimenti sui Gilt, I Bot inglesi, appaiono molto vulnerabili, dopo che la Bank of England ha terminato il suo programma di acquisto di bond.

A Pechino Xi Jinping difende la politica dello ‘Zero Covid’ e fa la voce grossa su Taiwan, inaugurando il 20esimo Congresso nazionale del Pc cinese.     

Intanto il prezzo del petrolio è in rialzo in Asia dopo che diversi Paesi membri dell’Opec+, tra cui Emirati Arabi Uniti, Iraq e Kuwait hanno espresso il loro sostegno a Riad e contro Joe Biden per il mega-taglio da due milioni di barili al giorno, ricordando che la decisione è stata presa dall’Opec+ all’unanimità per stabilizzare i prezzi del petrolio in mezzo ai venti contrari dal rallentamento economico globale.

A Wall Street prosegue la stagione delle trimestrali, con Goldman Sachs e Bank of America che chiuderanno il round dei colossi finanziari, seguiti dai bilanci di importanti società del comparto tecnologico come Ibm, Netflix e Tesla.

“Ottobre è un periodo stagionalmente favorevole ai rimbalzi – commenta Vincenzo Bova, strategist di MPS Capitalservices – Normalmente si fa un minimo e poi parte un rally, come quello di giovedì scorso, che poi dura fino alla fine del mese. Comunque, per come ha reagito il mercato, questa settimana potrebbe anche essere positiva, ma sempre in un trend di fondo negativo. Il che vuol dire che qualsiasi rialzo sarà temporaneo”. 

Oggi i ministri degli esteri dell’Unione europea intendono dare il via libera a una missione per addestrare 15.000 soldati ucraini nel territorio comunitario e concordare un nuovo esborso di 500 milioni di euro per finanziare l’invio di altri armi a Kiev nella guerra contro la Russia, mentre settimana, oltre al Congresso del pc cinese e alle trimestrali Usa, il calendario prevede diversi eventi importanti:  giovedì e venerdì si riuniranno i leader europei, per fare il punto sulla guerra in Ucraina, sulla crisi energetica e sulla recessione alle porte. Sul fronte Italia, venerdì l’agenzia di rating S&P si pronuncerà sul rating, attualmente BBB con outlook stabile.

Sul fronte macro, non ci saranno importanti dati in Eurozona, mentre martedì dalla Cina arriverà la lettura del Pil del terzo trimestre. Gli analisti si attendono un’accelerazione trimestrale della crescita del 3,4% dopo il calo del secondo trimestre, causato dai lockdown che ha richiuso diverse città, tra cui la capitale finanziaria Shanghai. Negli Usa, martedì saranno pubblicati diversi dati relativi al settore immobiliare, così come la produzione industriale di settembre.

Sul fronte banche centrali sarà importante monitorare i discorsi dei membri Fed, come quello del ‘falco’ James Bullard sabato, per vedere quale sarà la reazione al dato sull’inflazione pubblicato questa settimana, che ha mandato i mercati sull’ottovolante. Si riuniranno inoltre le banche centrali di Cina e Turchia, con la prima che non dovrebbe modificare i tassi, mentre la seconda li taglierà nuovamente di almeno 100 punti base.

Cina: Xi, si prepari al peggio, su Taiwan pronti a uso forza militare

“Dobbiamo adattarci e prepararci a resistere a venti forti, acque mosse e persino tempeste pericolose”, ha detto Xi Jinping, inaugurando ieri il Congresso del Pc cinese e sottolineando che i prossimi cinque anni saranno cruciali, anche a livello internazionale, dove avverranno «cambiamenti globali che non si vedevano da un secolo». Xi ha difeso la politica dello ‘Zero Covid’ e ha ribadito la politica cinese di lunga data secondo cui Taiwan fa parte della Cina, avvertendo che l’uso della forza militare rimane un’opzione per riunire i due paesi. 2La riunificazione completa della madrepatria deve essere realizzata e può sicuramente essere raggiunta”, ha detto il presidente al congresso.

Il governo di Taiwan ha replicato al discorso del presidente Xi, assicurando che nessuna ipotesi di compromesso sarà possibile su sovranità e democrazia, mentre il confronto militare non può essere un’opzione percorribile. Il portavoce dell’Ufficio presidenziale di Taipei, Chang Tun-han, ha affermato che secondo popolo di Taiwan «la sovranità territoriale, la democrazia e la libertà non possono essere compromesse». In tutto il suo discorso di apertura al XX Congresso nazionale del Pcc, durato circa 100 minuti, il presidente Xi Jinping non ha mai menzionato, nemmeno indirettamente, la guerra in Ucraina e la sua amicizia «senza limiti» con il presidente Vladimir Putin.

Hunt, alcune tasse devono aumentere e servono tagli alla spesa

“Dovremo prendere decisioni difficili sia sulla spesa sia sulle tasse”. Lo ha detto il nuovo Cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, intervistato dal Ft, seppellendo così il mini budget del suo predecessore e dopo che il premier Liz Truss non è riuscita a rassicurare i mercati. “Alcune tasse dovranno aumentare” ha detto Hunt aggiungendo che la spesa dovrà essere tagliata. “Abbiamo di fronte delle decisioni difficili, le tasse non saranno tagliate e alcune aumenteranno. La priorità è proteggere famiglie, imprese e persone vulnerabili ha aggiunto. Hunt ha criticato Kwarteng sostenendo che era “sbagliato” tagliare l’aliquota massima dell’imposta sul reddito a 45 pence e “volare alla cieca” senza collegarsi con l’ufficio per la responsabilità di bilancio.

Giovedì e venerdì si tiene il vertice dei leader europei

Giovedì e venerdì si tiene a Bruxelles il Consiglio europeo, dopo quello di Praga, allargato ai paesi extra Unione e nato da un’idea del presidente francese Emmanuel Macron. Quattro i temi all’ordine del giorno del vertice dei 27 leader europei, gli stessi di Praga: pace e sicurezza, energia, clima e situazione economica. A Praga, insomma, l’Europa ha iniziato ad ancorare i paesi vicini ‘dalla sua parte’ nel divario con Mosca. Poiché a sette mesi dall’inizio del conflitto una cosa è chiara: Russia ed Europa sono destinate a essere rivali per parecchio tempo. Tuttavia di deciso in vista del vertice Ue di questa settimana non c’è ancora nulla, tantomeno suol versante più urgente che è quello della crisi energetica.

“Bisognerà vedere se raggiungono un accordo sul tetto del gas – commenta Bova – e su una politica degli acquisti comuni. Occorrerà anche rivedere il Ttf, il Title Transfer Facility, che è il benchmark usato a Amsterdam per determinare il prezzo del gas in Europa”. Il problema è che il gas che arriva in Europa tramite gasdotti è poco, ora il gas, dopo le sanzioni alla Russia, arriva soprattutto col Gnl, il gas liquefatto portato dalle navi. E il prezzo calcolato in Olanda col Ttf viene dunque distorto e ampliato, anche perché le scommesse degli hedge fund sulla borsa Ttf hanno creato una scarsità artificiale di gas e portato i prezzi a un livello insostenibile. “Tuttavia – spiega Bova – l’Olanda si oppone alle modifiche del Ttf e la Germania le va dietro, specie ora che ha deciso il piano da 200 miliardi di euro per raffreddare nazionalmente le bollette a famiglie e imprese”.

Prosegue la stagione delle trimestrali Usa

Prosegue la stagione delle trimestrali Usa, inaugurata venerdì scorso, con un calo degli utili delle grandi banche, con la volatilità dei mercati che ha penalizzato le attività di investment banking e ha aumentato gli accantonamenti per coprire le insolvenze sui prestiti. In compenso sono saliti a livelli record I margini di interesse, segno che il rialzo dei tassi si è fatto sentire.

Per questo in Borsa i titoli dei bancari non sono andati male. Questa settima sono attesi i bilanci di Goldman Sachs e American Bank, che non si discosteranno da quelli delle rivali. Poi usciranno i dati di alcune big del settore tecnologico, come Ibm, Netflix e Tesla, dove ci sarà da osservare come va la domanda e l’effetto del caro dollaro che sui bancari si è sentito poco. Per avere I risultati dei veri big come Apple, Alphabet, Mata, Microsoft bisognerà invece aspettare fine mese.

 

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