Zingaretti positivo al coronavirus 

Zingaretti positivo al coronavirus 

07. 03. 2020 Off Di admin

“I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto!”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd e presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Ovviamente mi attengo e sarò seguito secondo tutti i protocolli previsti per tutti in questo momento. Sto bene e quindi è stato scelto l’isolamento domiciliare. Sto a casa e continuerò da casa a seguire quello che potrò seguire, anche la mia famiglia sta seguendo i protocolli. La Asl sta contattando le persone che mi sono state in questi giorni più vicine per le verifiche del caso. Ho informato il vicepresidente della Giunta regionale così come il vicesegretario del Pd Orlando”, spiega ancora Zingaretti. “Ho sempre detto niente panico, combattiamo e quanto mai in questo momento darò il buon esempio seguendo le indicazioni dei medici e combatto come è giusto fare in questo momento per il Paese. A presto”, conclude.

Le misure anti Covid-19 prese dal governo

Udienze rinviate fino al 31 maggio per i reati meno gravi per far sì che all’interno degli uffici giudiziari tutti possano essere tutelati, chi vi lavora e i privati cittadini. E assunzione straordinaria negli ospedali di 20 mila tra medici, paramedici e operatori sanitari per far fronte all’emergenza sanitaria legata all’epidemia del coronavirus.

Sono alcune delle nuove misure anti-Covid19 prese dal governo in un Consiglio dei ministri che ha dato via libera a un unico decreto legge con le misure per la sanità e la giustizia. Il provvedimento prevede l’assunzione di specializzandi ma anche il ritorno in corsia di medici pensionati. Inoltre introduce incentivi per la produzione delle mascherine e di altri materiali per il contenimento del virus.

Provvedimenti anche in materia di giustizia, annunciati dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. La soluzione più drastica riguarda la sospensione e il rinvio di tutte le udienze civili, penali e amministrative considerate meno urgenti fino a fine maggio, cui si accompagna un inevitabile stop ai termini di prescrizione e decadenza dei diritti.

Unica eccezione, i processi la cui ritardata trattazione potrebbe produrre grave pregiudizio per le parti e per lo svolgimento del processo stesso. E quindi le udienze di convalida di arresti e fermi, le cause relative ai minori e a tutte quelle situazioni in cui il rinvio potrebbe porre a serio rischio l’incolumità e gli interessi dei soggetti coinvolti, siano essi enti pubblici o privati cittadini.

“Da domani per due settimane ci sarà la sospensione feriale degli uffici giudiziari. Dal 23 marzo sarà possibile per i vertici degli uffici giudiziari rinviare le udienze non urgenti. Possibili anche le videoconferenze per le udienze”, ha spiegato il Guardasigilli.

“Mi preme ringraziare – ha detto poi Bonafede – tutti gli addetti ai lavori con cui sono stato in contatto in questi giorni per prendere delle misure fondamentali, in particolare mi riferisco alla magistratura ma anche all’avvocatura. Permettetemi di ringraziare il Consiglio nazionale forense ma anche ad esempio cito l’unione delle camere penali. È un momento in cui in una situazione di emergenza il mondo della giustizia deve essere compatto”.  

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